La consapevolezza che anche i lubrificanti hanno un impatto ambientale significativo e che questo può essere diverso a seconda del tipo di prodotto utilizzato è ormai cosa nota.
Se fino a qualche anno fa l’esistenza di ottimi lubrificanti biodegradabili era molto limitata, ora possiamo dire che questi prodotti oltre ad essere largamente presenti e conosciuti sul mercato, sono anche inseriti in quelle disposizioni di legge che hanno come obiettivo la riduzione dell’impatto ambientale di beni e servizi, la riduzione della produzione di CO2, la limitazione dei rischi di inquinamento e, in generale, la salvaguardia dell’ambiente, divenuta ormai una delle priorità per tutti i paesi. Questo naturalmente riguarda anche l’Italia, dove sono presenti specifiche disposizioni in materia di oli e grassi per la lubrificazione industriale.
IN CHE AMBITI E’ OBBLIGATORIO USARE LUBRIFICANTI BIODEGRABABILI?
- Innanzitutto in AMBITO PUBBLICO, in tutte le gare d’appalto finanziate dal PNRR e in tutte le gare d’appalto pubbliche nelle quali è previso il rispetto dei C.A.M. nello specifico, quelli che riguardano i lubrificanti utilizzati nei mezzi di cantiere.
- In AMBITO PRIVATO, in ogni situazione in cui è richiesto il rispetto di specifiche norme (ad es. ISO 15380 HEES) oppure certificazioni ( es EU Ecolabel) e nei casi siano previsti benefici fiscali per gli investimenti in tecnologie e materiali a basso impatto ambientale ( es. benefici fiscali per transizione energetica-ambientale).
Oltre a questo, anche il settore delle certificazioni volontarie si sta muovendo in questo senso: la CERTIFICAZIONE PEFC, una certificazione volontaria che riguarda la gestione delle aree verdi e che garantisce in questo ambito il rispetto delle più stringenti normative vigenti, ad esempio, prevede obbligatoriamente l’impiego di lubrificanti biodegradabili nell’ambito dei CRITERI 2“ MANTENDIMENTO DELLA SALUTE E VITALITA’ DEGLI ECOSISTEMI” e 3 “MANTENIMENTO E SVILUPPO DELLE FUNZIONI PRODUTTIVE NELLA GESTIONE DELL’AREA VERDE”. 
Come sopra scritto, si tratta di una certificazione volontaria nata da un’iniziativa internazionale che ha come obiettivo il miglioramento dell’immagine della selvicoltura e della filiera foresta legno attraverso la verifica del rispetto di standard riconosciuti a livello internazionale da parte di tutti i soggetti coinvolti nella filiera, a aprtire dai proprietari.
Lo standard PEFC nei criteri 2 e 3 sopra citati include esplicitamente anche i lubrificanti dei mezzi utilizzati per le attività di gestione del verde, indicando che questi devono essere biodegradabili.
Ed è proprio la biodegradabilità l’aspetto che fa sì che i lubrificanti PANOLIN rientrano perfettamente in questo standard, risultando adatti all’utilizzo nei contesti che richiedo maggiori precauzioni dal punto di vista ambientale, quindi tutte le operazioni che si svolgono in ambiente boschivo, marino o fluviale e in tutte le situazioni in cu va salvaguardata la vita animale e vegetale.
Una questione di responsabilità ambientale, quindi, ma anche di strategia aziendale e di ottimizzazione dei costi: i lubrificanti biodegradabili a base di esteri sintetici saturi garantiscono:
- Massimizzazione delle performance dei mezzi
- Ampi intervalli di riempimento
- Tempi di fermo minimi
- Disponibilità del prodotto
- Conformità alle normative nazionali/di progetto necessarie
- Coerenza con gli obiettivi di transizione ecologicoenergetica ed idoneità ad essere inseriti nei documenti giustificativi per chiedere i relativi benefici fiscali
E.C.O. Italia opera nel mondo della lubrificazione industriale con una competenza unica in materia di lubrificanti biodegradabili ad altissime prestazioni; è da sempre partner esclusivo di PANOLIN: accompagna e sostine le imprese nella scelta del prodotto migliore per le specifiche necessità applicative; le affianca nei progetti di transizione energetica per la parte che riguarda la lubrificazione e relativo allestimento dei mezzi fornendo consulenza tecnica e progettuale.
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